Cia, maltempo: un piano straordinario per manutenzione e realizzazione strutture. Interventi in emergenza importanti ma non è la soluzione
La furia dell’acqua nelle aree più colpite si è portata via ciò che era rimasto in campo: pomodoro da industria, soia e uve da vendemmiare
BOLOGNA, 22 0TTOBRE 2024 – “Serve un piano straordinario di messa in sicurezza del territorio che preveda, oltre che la manutenzione dei corsi d’acqua, la realizzazione di infrastrutture atte a gestire i fenomeni che sono ormai eventi ordinari, perché è del tutto evidente che gli interventi in emergenza, seppur necessari, non sono la soluzione”.
È il commento di Stefano Francia, presidente di Cia Emilia Romagna, al recente – ed ennesimo – episodio di maltempo che con le piogge abbondati e prolungate ha messo in crisi il sistema idraulico con effetti devastanti a città, campagne e Appennino. I danni si sommano ai danni, ed ancor più evidenti nelle aree già toccate dalla alluvione dello scorso anno.
“Serve un piano straordinario di messa in sicurezza del territorio che preveda, oltre che la manutenzione dei corsi d’acqua, la realizzazione di infrastrutture capaci di contrastare eventi ormai ordinari: gli interventi in emergenza, seppur necessari, non sono la soluzione”. È il commento di Stefano Francia, presidente di Cia – Agricoltori Italiani dell’Emilia Romagna
La furia dell’acqua, oltre ad aver invaso strade, centri abitati e campagne, in molte aree si è portata via ciò che era rimasto in campo: pomodoro da industria, soia e uve da vendemmiare. “Crediamo che la messa in sicurezza del territorio in tutte le aree fragili della nostra regione e della Penisola debbano diventare la priorità assoluta di ogni iniziativa ed investimento – ha concluso Francia – e questo deve avvenire ad ogni livello istituzionale. Certo è che non possiamo lasciare soli gli agricoltori, tra i primi a subire le devastazioni delle bizze climatiche”.